L’Italia leader nella produzione di tessuti tecnici – non solo Fashion

Il nostro paese si rivela il primo produttore europeo in un segmento in netta crescita a livello mondiale

Analizzando la produzione di tessuti tecnici nell’Unione Europea, scopriamo che più di un quarto di essi viene dall’Italia.
I dati diffusi a un recente simposio milanese ci mostrano un quadro entusiasmante: nonostante la posizione di leadership già raggiunta, le potenzialità di crescita in questo mercato sono enormi.
 

Il settore dei tessuti tecnici in Europa

Non solo Fashion – dalle divise alle fibre tecnologiche utilizzate in medicina; dai giubbotti protettivi per le forze dell’ordine, comprese le tute aerospaziali e le ignifughe dei vigili del fuoco, fino all’abbigliamento sportivo: i tessuti tecnici sono davvero ovunque.

Parliamo di un mercato che nell’Unione Europea ha ormai raggiunto un valore di 26 miliardi di euro. E più di un quarto di questa torta, per una quota del 25,8%, viene prodotto dall’Italia, con un fatturato pari a 6,71 miliardi di euro nel 2021.

Questi dati che certificano il primato italiano vengono da “Textile Made in Italy 5.0”, simposio che si è tenuto a Milano lo scorso maggio. La conferenza ha messo in luce l’eccellenza della penisola, dove in questo settore operano quasi 27.000 persone all’interno di 2.800 PMI.

Una produzione record, che resta comunque sottostimata e avrebbe un grande potenziale di crescita. Dichiara a tal proposito Sergio Tamborini, presidente di SMI (Sistema Moda Italia): “i tessuti tecnici italiani sono in gran parte sconosciuti, anche se sono incredibilmente presenti in tutti gli aspetti della nostra vita quotidiana”.

D’altra parte, anche noi di Custom avevamo previsto il crescente successo di questi materiali già più di due anni fa. In un nostro articolo sul fenomeno dell’Athleisure, avevamo infatti dedicato un paragrafo all’interesse che i brand del Fashion iniziavano a riservare alle fibre tecniche più innovative.

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Il contesto mondiale: il netto primato della Cina

Se l’Italia vanta il primato in Europa, a dominare nettamente a livello mondiale è la Cina, con una quota di mercato pari al 60% del totale.

Spiega in merito Aldo Tempesti, responsabile della divisione Technical Textiles di SMI-TexClubTec: “il tessuto tecnico (…) è in piena ascesa. La Cina, che è il principale produttore al mondo, ha visto aumentare i propri volumi del 110% negli ultimi 5 anni. L’ex Celeste Impero esporta tanto quanto l’Europa, ma in termini di valore unitario, per ogni prodotto l’Europa fa il doppio della Cina, perché i suoi articoli hanno un valore aggiunto decisamente più alto”.

Ciò che emerge da questa analisi, in ogni caso, è che stiamo parlando di un segmento in forte espansione.

Conclude infatti Luca Sburlati, direttore generale di Pattern (azienda leader nella progettazione e produzione di capi da sfilata uomo e donna per i più importanti brand internazionali), invitando la aziende tricolori a unirsi: “la produzione del tessile tecnico italiano è cresciuta dal 3 al 4% nel 2022. Con le potenzialità che ci sono, dovremmo puntare ad una crescita almeno dal 15 al 20%”.

Un mondo della moda che sperimenta queste tecnologie a livello produttivo non può naturalmente fare a meno di innovazioni anche a livello software.

Per questo noi di Bizeta da 40 anni siamo a fianco delle imprese del comparto, proponendo loro le soluzioni più avanzate.

Pubblicato il 15/06/2023 in Tendenze & Mercati

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