App e piattaforme di vintage e second hand: la rinascita della Moda passa anche dal Resale

Il mercato del second hand nel Fashion raddoppierà nei prossimi 5 anni: il fiorire di piattaforme dedicate alla compravendita di capi usati è un chiaro segnale di questa tendenza in crescita.

Depop, Vinted, Like New… l’ascesa di App e siti web per la rivendita di abbigliamento usato sembra ormai inarrestabile da diversi mesi. Al di là dei clamorosi casi di successo di alcune ex startup, alla base del fenomeno ci sono trend e aspettative ben consolidate.

Second hand: un mercato destinato a raddoppiare

“Siamo nelle prime fasi di una trasformazione radicale del Retail. I consumatori considerano la sostenibilità sempre più prioritaria, i Retailer cominciano ad abbracciare il Resale e gli attori politici si stanno avvicinando all’economia circolare”. A parlare è James Reinhart, Founder & CEO di thredUP. L’ultimo report annuale della sua azienda mostra proprio una crescita estremamente significativa del second hand.

Secondo l’indagine, questo mercato raddoppierà nei prossimi 5 anni, passando dall’attuale valore di 36 miliardi di dollari ai 77 del 2025. Le ragioni di quest’avanzata impetuosa vanno ricercate negli assortimenti più curati, nella maggior facilità di vendere vestiti on-line e nella grande disponibilità di abiti che possono essere rivenduti. Si stima infatti che ogni anno negli Stati Uniti vengano buttati 36 miliardi di capi d’abbigliamento, il 95% dei quali potrebbe essere rivenduto o riutilizzato.

L’industria del Resale tra motivazioni etiche e nuove abitudini

Con 92 miliardi di tonnellate di scarti tessili creati ogni anno a livello globale, la Moda deve necessariamente puntare sul riciclo. Questo sia per ragioni etiche, sia perché ancora una volta la pandemia ha cambiato le regole del gioco. I consumatori del giorno d’oggi, infatti, non solo guardano a opzioni budget-friendly a causa del contesto dettato dal COVID19, ma pensano anche a come spendere in maniera più responsabile.

I brand hanno allora già cominciato a lanciare piattaforme Resale di loro proprietà. Un primo esempio? Like New di Lululemon, colosso canadese dell’activewear. Il programma prevede che i clienti consegnino all’azienda abiti quasi nuovi o utilizzati in maniera moderata, ottenendo così in cambio una gift card. Un’apposita struttura provvede a questo punto a controllare e pulire gli articoli, quindi a metterli in vendita sulla piattaforma.

Depop – il mercato globale del vintage

L’affermazione di questa nuova tendenza si misura anche in clamorosi successi di business. Il caso eclatante delle ultime settimane è rappresentato da Depop, startup nata in Italia per vendere e comprare capi artigianali e vintage, recentemente acquistata dal marketplace americano Etsy per l’esorbitante cifra di 1,6 miliardi di dollari.

Dopo le fasi iniziali, in cui si presentava come un social network, l’App si sviluppa poi come un mercato globale in cui vendere, acquistare e prendere ispirazione dai nuovi trend. Un e-commerce dove i tratti salienti sono i costi democratici e il forte interesse da parte della Generazione Z e i cui utenti includono stilisti, designer, creativi e amanti del vintage, ma anche influencer e modelle.

Vinted – l’App regina per la compravendita di capi usati

Un altro caso esemplare di successo travolgente è quello di Vinted, la più grande piattaforma C2C (Consumer-toConsumer) europea nel settore del second hand. Nata in Lituania nel 2008 come semplice sito per svuotare l’armadio, negli ultimi anni è diventata un’App popolarissima per la compravendita di capi usati fra privati. La disponibilità in 12 diversi mercati e 34 milioni di utenti sono il suo incontestabile biglietto da visita.

Come in Bizeta rileviamo ormai da tempo, la sostenibilità è insomma una tendenza di primo piano nel Fashion & Luxury. Anche questo significa essere costantemente aggiornati sulle ultime novità, per fornire ai nostri Clienti soluzioni sempre migliori.

Pubblicato il 12/07/2021 in Tendenze & Mercati

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